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BRAVI ITALIANI, BRAVI CRISTIANI



Il motto dell'UCEMI, di San Giovanni Bosco e del Beato Giovanni Battista Scalabrini: essere bravi italiani e bravi cristiani...

Si può e lo dice un Papa argentino, ma di sangue italiano, figlio di emigranti e in un certo senso emigrante di ritorno.

Importante riconoscimento all'Italia e agli italiani davanti all'intero Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede.

Invito all'Europa -diciamo pure critica, neanche troppo velata- alla "cosiddetta" Europa dalle radici cristiane (?).

Per i soliti critici, improvvisatisi difensori della fede, l'antico adagio latino: Roma locuta, causa finita.

Detto questo è bene chiarire -ancora una volta- le differenze, che non devono sfuggire a nessuno.

Il Papa si pronuncia sui principi evangelici; le autorità di Governo e del Parlamento devono attenersi alle leggi, modificarle o farne di nuove, secondo il principio del bene comune.

Aggiungiamoci pure quello della solidarietà. In tempi di globalità il bene comune ha di certo anche connotati di universalità e non di solo localismo.

Quest'ultimo può può star bene solo per umanizzare la globalizzazione.

Spetta poi ai politici, in altre parole, coniugare in termini di sostenibilità economica, di sicurezza e di ragionevolezza i principi di carattere religioso.

Lo dice la Dottrina Sociale della Chiesa: accogliere gli immigrati sulla base alla sostenibilità del loro impatto; diritto a difendere i confini -che ormai sono quelli delle frontiere esterne dell'Europa- diritto alla sicurezza.

L'ultima parola spetta a loro, non al Papa, anche se lui non può che dire quello che va costantemente dicendo.

Non fanno un buon servizio ai profughi e ai migranti coloro che antepongono i loro diritti, sganciandoli dai doveri, verso quali vi è una netta interdipendenza.

E neppure coloro che diffondono allarmismi ad ogni piè sospinto. Insomma ragionevolezza e presa in carico anche delle nostre povertà, cosa che andrebbe fatta non da oggi, ma da sempre, a prescindere dai profughi.


Luigi Papais, vicepresidente
Luigi Papais



DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO IN OCCASIONE DEGLI AUGURI DEL CORPO DIPLOMATICO ACCREDITATO PRESSO LA SANTA SEDE - Sala Regia - Lunedì, 11 gennaio 2016








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