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GLI AUGURI DELL'UCEMI PER IL NATALE 2015 E PER IL NUOVO ANNO 2016



Il mondo dell'associazionismo dell'emigrazione è ovunque in evidenti difficoltà. Siamo di fronte a delle sfide epocali che hanno trasformato la nostra società e, di conseguenza, anche il nostro modo di essere presenti a livello di associazioni.

Lasciamo alle nostre spalle un mondo associativo che ha avuto un passato importante, fatto di relazioni dirette tra protagonisti che per decenni hanno operato assieme, stimandosi e collaborando tra di loro, con una consuetudine di rapporti venuti meno a seguito dell'invecchiamento o della scomparsa dei protagonisti di un tempo.

Di pari passo stentiamo a dialogare con il mondo migratorio contemporaneo, poiché ci è difficile usare un linguaggio nuovo e ci è altrettanto difficile intercettare i nuovi emigranti che, come ci rilevano i dati dello stesso Rapporto degli Italiani nel Mondo 2015, curato come sempre con accuratezza dalla Migrantes, sono in costante aumento.

Abbiamo di fronte a noi tre campi d'intervento:

- quello degli associati singoli o federati con i quali continueremo a mantenere stretti rapporti, rinnovati nel modo e nei tempi grazie anche alle nuove tecnologie di comunicazione;

- quello degli "italici" come ad esempio le diverse associazioni devozionali, che hanno con noi un rapporto meno organico, ma costituiscono comunque una ricchezza da non trascurare che, attraverso di essi, l'Italia può avere un grande prestigio nel mondo;

- quello dei nuovi emigranti, fatto di precarietà e tendenza alla temporaneità, conseguenti alla crisi economica in atto, difficili perciò da intercettare ma ai quali andrebbero rivolte la maggior parte delle nostre preoccupazioni organizzative.

Queste premesse bastano ed avanzano per farci capire che, ora più che mai, dobbiamo metterci in discussione e ragionare tra di noi su come proseguire la nostra attività.

In questi due anni, assieme alla Fondazione Migrantes, abbiamo partecipato ad un lungo percorso a livello nazionale di ristrutturazione dell'associazionismo in emigrazione, fatto assieme alle maggiori associazioni operanti in Italia e all'estero, con le quali intendiamo mettere in atto ogni sinergia possibile per dare rappresentanza agli italiani nel mondo, ognuno con le proprie caratteristiche e con le proprie peculiarità.

Ne è prova, i riusciti "Stati Generali dell'Associazionismo in Emigrazione", tenutisi lo scorso mese di luglio a Roma, che hanno dato vita a un percorso che ci porterà nel corso del 2016 alla costituzione del "Forum dell'Associazionismo degli Italiani nel Mondo", nuovo organo di rappresentanza di tipo sociale del settore dell'emigrazione italiana.

Poi si tratterà di costituire, nazione per nazione, i forum nazionali che ricalchino localmente lo spirito collaborativo instaurato in sede centrale, a Roma, per dare spessore alla rappresentanza nelle varie situazioni locali, cosa diversamente impossibile da raggiungere dalle singole associazioni, assottigliate come sono adesso per quanto riguarda risorse umane e finanziarie.

Per raggiungere questo risultato, non privo di difficoltà e di incognite, ma necessario per operare assieme ad altri per affrontare efficacemente le problematiche del settore, abbiamo dedicato tempo e risorse preziose, trascurando anche gli impegni di conduzione della nostra associazione. A questo dovremmo porre rimedio in tempi ravvicinati, compatibilmente con la costituzione definitiva del predetto Forum, prevista per il mese di aprile p.v.

Alle nostre caratteristiche peculiari non possiamo comunque rinunciare, poiché se unica è la preoccupazione di dare voce alle istanze degli emigranti, ora più che mai disattesi e sottovalutati dallo Stato, altrettanto diverso nella forma continua a essere il modo di agire, poiché il nostro associazionismo di ispirazione cristiana ha dentro di sé valori religiosi, umani e di approccio ai vari problemi assai diverso da quello di altre associazioni delimitati da una visione sovente politica o sindacale.

Non si tratta di fare distinzioni artificiose o pretestuose, ma semplicemente di prendere atto che il nostro orientamento ai problemi parte dai valori e non da motivazioni ideologiche o di categoria, come lo testimonia l'operato disinteressato di tanti missionari di lingua italiana presenti nel mondo al seguito degli emigranti e le associazioni che in molti Paesi di emigrazione italiana operano nel contesto cattolico, non in termini confessionali, ma di testimonianza cristiana al servizio degli ultimi, coniugando in termini sociali i valori del cristianesimo.

Da qui la volontà, peraltro confermata in più circostanze dalla Fondazione Migrantes, alla quale facciamo riferimento in termini laicali, di riorganizzare la nostra Unione, per metterla in grado di operare in termini rinnovati con quello che sarà il nuovo Forum, nel quale assieme alla stessa Migrantes abbiamo un ruolo comprimario.

Incominceranno questo percorso, in gennaio, gli amici della FCI dell'Australia, che celebreranno il loro Congresso nazionale e che aiuteremo a comprendere com'è cambiato il mondo dell'emigrazione e com'è cambiata la stessa Italia, divenuta Paese di accoglienza di immigrati e rifugiati, affinché possano continuare a far parte con convinzione dell'UCEMI.

Riprenderemo poi i contatti a livello di operatori e collaboratori a livello nazionale intenzionati a proseguire il nostro percorso, per poi passare agli impegni già concordati con gli amici dell'America Settentrionale e da ultimo, solo in ordine di tempo ma non d'importanza, con quelli dell'America Latina. Rimane debole e scoperto il Continente Europeo, dove non riusciamo ad essere presenti se non a livello di testimonianza e perciò bisognevole di accurato studio e ricerca.

Ci sono poi delle richieste di collaborazione da parte di amici del Venezuela, del Brasile e del Sud Africa. Se riusciremo a mettere assieme con spirito nuovo tutte queste realtà, ci ritroveremo un UCEMI rinnovato e all'altezza della situazione attuale, recuperando le inevitabili difficoltà sorte con la dipartita del nostro storico Presidente, Adriano Degano, evento che ha rappresentato quella che in premessa veniva definita "fine di un'epoca" e perciò di un metodo di relazioni associative.

Quello che ci è possibile rassicurare è che, comunque, a livello di rappresentanza negli organi che contano, in ambito nazionale e in ogni occasione in cui si discute delle problematiche degli Italiani nel mondo, continuiamo ad essere presenti con prestigio e determinazione.

Accanto a questo, è ovvio, che occorre soprattutto il protagonismo delle associazioni e dei singoli aderenti all'UCEMI, senza i quali il lavoro dei vertici sarebbe senza effetto.

Con questi sentimenti, piuttosto problematici, ma non privi di speranza, ci apprestiamo a celebrare, come ogni anno non da soli, ma assieme, l'evento della nascita di Gesù, per noi cristiani vera luce e guida anche nelle situazioni difficili come quelle che l'intero mondo e specialmente i migranti stanno ora vivendo.

Auguri, quindi, di Buon Natale e di sereno Anno Nuovo 2016, che cercheremo di vivere più vicini e più impegnati in un percorso comune, guardando al futuro con maggiore distensione.

Con gli stessi sentimenti celebreremo domenica 17 gennaio p.v., come ogni anno, con le differenze proprie di ogni Continente ma in ogni caso con unità d'intenti, la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, impegnandoci sul messaggio di grande interesse e attualità di papa Francesco, nell'Anno del Giubileo della Misericordia.

Ci auguriamo di poter vivere l'evento giubilare con intensità e testimonianza migratoria nelle Chiese locali, ma anche con una visita a Roma, che speriamo di poter contribuire a organizzare. Vi preghiamo altresì di ricordare adeguatamente il decimo anniversario della scomparsa di mons. Luigi Petris, indimenticato Direttore generale della Migrantes, cui si deve lo stimolo, l'impegno e l'impulso per la nascita della nostra UCEMI.

Il sito internet www.ucemi.it la posta elettronica segreteria@ucemi.it quella tradizionale Via Aurelia, 796 - 00165 ROMA (RM) - Tel. 06/6617901 Fax 06/66179070 la mia personale luigi@papais.it (skype ellepi-ud e cellulare +39 3472515908) sono sempre a vostra disposizione per i necessari collegamenti.

Luigi Papais, vicepresidente
Luigi Papais










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